I primi sistemi di crittografia, inventati più di 2000 anni fa, includono il cifrario di Cesare, la scitala e l'atbash. Il cifrario di Cesare, ideato dal console e dittatore della Repubblica romana, Gaio Giulio Cesare, è un cifrario a sostituzione monoalfabetica, in cui ogni lettera viene sostituita da un'altra distante alcune posizioni nell'alfabeto: ad esempio, A diventa D, B diventa E, C diventa F, e così via. L'atbash, utilizzato dagli Ebrei, invece, sostituisce la prima lettera dell'alfabeto con l'ultima, la seconda con la penultima, e così via: A diventa Z, B diventa Y, C diventa X, e così via. La scitala, invece, è un cifrario a trasposizione inventato dagli Spartani. Consiste in una sottile striscia di pergamena e un bastone di legno. Il messaggio segreto veniva scritto sulla pergamena avvolta intorno al bastone. In questo modo, il codice poteva essere decifrato solamente da chi possedeva un bastone delle stesse dimensioni utilizzato per la scrittura del messaggio. La crittografia moderna si basa su algoritmi avanzati come AES, RC4 e Blowfish, che offrono una sicurezza molto più elevata rispetto ai primi sistemi di crittografia.
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