Il 22 giugno 1940, la Francia firmò un armistizio con la Germania nazista, pochi giorni dopo la disfatta militare provocata dalla rapida avanzata tedesca durante la Battaglia di Francia.
L'accordo prevedeva la divisione del paese in due zone: la parte settentrionale e la costa atlantica vennero occupate direttamente dalla Germania, mentre nella zona centro-meridionale fu istituito un governo collaborazionista con sede a Vichy, guidato dal maresciallo Philippe Pétain.
La Francia fu obbligata a demilitarizzare la frontiera con la Germania, a fornire risorse economiche all'occupante e a pagare riparazioni di guerra. Le forze armate francesi furono in gran parte smobilitate e fortemente ridimensionate.
L'armistizio entrò in vigore il 25 giugno 1940 e fu firmato nello stesso vagone ferroviario di Compiègne, dove, nel 1918, la Germania aveva firmato la resa nella Prima Guerra Mondiale. I nazisti scelsero quel luogo per vendicare l'umiliazione subita.
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