Cosa spinse il re Vittorio Emanuele III a rimuovere Mussolini dal potere?

Voleva dissociarsi dalla disfatta fascismo

Francobollo poste italiane di Vittorio Emanuele III

Il 25 luglio 1943, il re Vittorio Emanuele III destituì Benito Mussolini dalla carica di Primo Ministro e lo fece arrestare. La decisione fu presa in un momento critico: l'Italia era in difficoltà sul piano militare, l'opinione pubblica era in rivolta e il regime fascista stava perdendo consenso.

Il re, nel tentativo di salvare la monarchia e dissociarsi dalla disfatta imminente, decise di agire. Dopo un incontro formale, Mussolini fu allontanato e arrestato. Il giorno stesso, il re affidò l'incarico di formare un nuovo governo al generale Pietro Badoglio.

Questo gesto segnò la fine del ventennio fascista e pose le basi per la resa dell'Italia e la sua rottura con la Germania nazista.

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