Nel 1945, la situazione della Germania era ormai catastrofica. Il paese combatteva su due fronti: a ovest contro gli eserciti anglo-americani, e a est contro l'Armata Rossa sovietica. Le città erano devastate dai bombardamenti, l'economia era al collasso e il morale della popolazione ai minimi storici.
Il 30 aprile 1945, Adolf Hitler si tolse la vita nel suo bunker a Berlino. Pochi giorni dopo, il 7 maggio, la Germania firmò la resa incondizionata agli Alleati, sancendo ufficialmente la fine della guerra in Europa.
Dopo la sconfitta, il territorio tedesco fu occupato dalle potenze vincitrici e diviso in quattro zone d'occupazione (sovietica, americana, britannica e francese). Nel 1949, questa frammentazione portò alla nascita di due stati distinti: la Repubblica Federale di Germania (Germania Ovest) e la Repubblica Democratica Tedesca (Germania Est).
Questa divisione avrebbe profondamente segnato la storia europea fino al 1990, facendo della Guerra Fredda e della costruzione del Muro di Berlino i simboli più emblematici del conflitto ideologico tra Est e Ovest.
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