Hitler e i nazisti perseguitarono gli ebrei principalmente a causa delle loro convinzioni razziste. Gli ebrei furono considerati dai nazisti come una minaccia alla purezza della "razza ariana" e furono fatti oggetto di discriminazione sistematica e violenze. Hitler credeva che gli ebrei fossero responsabili di molti problemi della società tedesca, tra cui la sconfitta subita dalla Germania nella prima guerra mondiale e la crisi economica. Questo portò all'adozione delle cosiddette leggi razziali, che limitarono drasticamente i diritti e le libertà degli ebrei. L'antisemitismo era radicato nelle convinzioni naziste, e questa persecuzione culminò nell'Olocausto, in cui milioni di ebrei furono sterminati nei campi di concentramento.
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