Come reagì l'Italia all'invasione della Polonia?

Annunciò la non belligeranza

bandiera italiana, cielo azzurro, sole

Anche se faceva parte dell'Asse Roma-Berlino, l'Italia non entrò subito in guerra dopo l'invasione della Polonia da parte della Germania, nel settembre 1939. Il governo italiano, guidato da Benito Mussolini, era preoccupato per le conseguenze di un conflitto su più fronti e sapeva che il Paese non era pronto militarmente.

Per questa ragione, l'Italia dichiarò la "non belligeranza": una posizione ambigua in cui non partecipava attivamente alla guerra, ma nemmeno si dichiarava neutrale. Di fatto, rimase a osservare l'evoluzione del conflitto.

Solo nel giugno 1940, dopo i successi iniziali della Germania in Europa, l'Italia decise di entrare in guerra, dichiarando guerra a Francia e Regno Unito. Mussolini temeva che, rimanendo fuori troppo a lungo, l'Italia avrebbe perso l'occasione di ottenere vantaggi territoriali e prestigio internazionale in caso di vittoria dell'Asse.

Inoltre, voleva dimostrare lealtà verso la Germania e assicurarsi un posto al tavolo delle trattative al termine del conflitto. Questa decisione segnò l'ingresso ufficiale dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale.

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