Alla fine della prima guerra mondiale, l'Italia vincitrice ricevette: il Trentino, l'Alto Adige, La Venezia Giulia e Trieste. Il Primo ministro Orlando e il ministro degli Esteri Sonnino chiesero anche i territori in Albania, Dalmazia e Turchia promessi con il Patto di Londra. Le altre nazioni però si opposero alla richiesta, in quanto ciò avrebbe violato il principio dell'autodeterminazione dei popoli. Fu infatti stabilito dal presidente degli Stati Uniti che i nuovi confini dovevano essere tracciati in base alla nazionalità dei cittadini. Il non aver ottenuto tutti i compensi territoriali promessi nel Trattato di Londra provocò malcontento tra il popolo italiano, tanto che il poeta Gabriele D'Annunzio la definì una "Vittoria mutilata".
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