Che rapporti avevano l'URSS e il Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale?

Avevano un trattato di pace che garantiva la neutralità reciproca

Mappa e bandiera del Giappone

Il 13 aprile 1941, l'Unione Sovietica e il Giappone firmarono un patto di non aggressione, con l'impegno reciproco a mantenere la neutralità e a risolvere pacificamente eventuali dispute territoriali.

L'accordo fu vantaggioso per entrambi: il Giappone voleva concentrarsi sul conflitto nel Pacifico, mentre l'URSS cercava di evitare un secondo fronte a est, consapevole che una guerra con la Germania era imminente.

Per quasi tutta la durata del conflitto, i due Paesi non entrarono in guerra l'uno contro l'altro, rispettando l'accordo. Ma nell'agosto 1945, pochi giorni dopo i bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki, l'Unione Sovietica dichiarò guerra al Giappone e occupò rapidamente territori nel nord-est asiatico, come la Manciuria e le Isole Curili.

È importante ricordare che la Germania non informò il Giappone dei suoi piani di invasione dell'Unione Sovietica, lanciata nel giugno 1941. Questo mancato coordinamento spinse il Giappone a mantenere la neutralità, rispettando il patto di non aggressione firmato solo pochi mesi prima. La scelta si rivelò cruciale per l'URSS, che poté concentrare le proprie forze sul fronte occidentale contro la Germania, senza temere un attacco simultaneo da est.

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