La Triplice alleanza fu un patto difensivo tra Germania, Austria-Ungheria e Italia che prevedeva l'ingresso in guerra nel caso in cui una di queste nazioni fosse stata attaccata. Dato che furono Germania e Austria a dichiarare guerra per prime, l'Italia si dichiarò neutrale. Nei mesi successivi il nostro paese si divise in neutralisti e interventisti. I neutralisti, cioè coloro che volevano mantenere la neutralità, erano: i socialisti, i cattolici e i liberali guidati da Giovanni Giolitti. Gli interventisti invece, erano favorevoli alla guerra: nazionalisti, destra conservatrice e democratici. Noti interventisti furono Gabriele D'Annunzio e Benito Mussolini. Nonostante i neutralisti erano in maggioranza, l'Italia firmò il Patto di Londra con il quale si impegnò a entrare nella prima guerra mondiale, a fianco dell'Intesa, in cambio di compensi territoriali. Il 23 maggio 1915 l'Italia dichiarò guerra all'Austria-Ungheria.