Caduto il governo Giolitti, Antonio Salandra divenne presidente del consiglio dei ministri il 21 marzo 1914. Inizialmente decise di mantenere l'Italia neutrale ma dopo circa un anno, nonostante l'opposizione del parlamento e la mancanza di fondi, portò il paese in guerra, insieme al suo ministro degli esteri, Sidney Sonnino. A seguito dei pochi successi e di un indebitamento smisurato, Salandra fu costretto a dimettersi il 18 giugno 1916. Boselli fu quindi nominato Presidente del Consiglio dal re Vittorio Emanuele III, anche lui però obbligato a dimettersi dopo la grave sconfitta a Caporetto il 30 ottobre 1917. Al suo posto il sovrano nominò Vittorio Emanuele Orlando, che restò in carica anche dopo la conclusione della prima guerra mondiale.